Chi l’ha detto che l’olio extra vergine d’oliva non è buono per friggere?

  • Ultima modifica dell'articolo:12/09/2022
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Oggi vogliamo dare un nostro sostanziale contributo allo “smantellamento” della teoria, consolidatasi nel tempo, ma in realtà infondata, che sostiene che l’olio extra vergine di oliva non sarebbe buono per friggere… Ma chi l’ha detto?!

L’olio extra vergine di oliva di elevata qualità non solo è perfettamente idoneo alla frittura, ma si propone addirittura come scelta ideale per tale scopo: la cosa è quanto mai d’attualità, soprattutto alla luce degli ultimi eventi sulla scena mondiale – a cominciare dall’invasione russa dell’Ucraina – che hanno determinato un rincaro generalizzato di molte materie prime ed in particolare di tutte le tipologie di olio di semi.

L’olio extra vergine di oliva italiano è un alimento nobile, ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante processi meccanici, da considerarsi un vero e proprio alleato della nostra salute. È universalmente risaputo che sia un ottimo condimento a crudo per insaporire le nostre pietanze e conservare i cibi, ma soprattutto è alla base della famosa dieta mediterranea. Quello che in pochi conoscono, invece, è l’uso dell’olio extra vergine di oliva per le fritture…  Andiamo a scoprire di più!!

Fino a qualche anno fa, come dicevamo, si credeva che utilizzare l’olio extra vergine di oliva per friggere fosse quasi un sacrilegio perché ritenuto troppo pregiato e, al tempo stesso, piuttosto pesante da digerire. Si è diffuso, quindi, il preconcetto secondo cui è meglio utilizzare un olio di semi per friggere… In realtà, l’olio extra vergine di oliva può essere definito il “fiore all’occhiello della cucina italiana”, oltre che per gli innumerevoli benefici che porta alla salute in generale, anche perché rivela la sua qualità superiore perfino quando viene utilizzato per friggere! Ed è proprio questo determinato tipo di cottura dei cibi, come altri, che richiede l’utilizzo di ingredienti di ottima qualità per mantenere inalterate le proprietà nutritive degli alimenti e renderli facilmente digeribili.

L’olio extra vergine d’oliva di alta qualità è l’ideale anche per friggere, grazie al suo elevato “punto di fumo” che è la massima temperatura alla quale l’olio inizia a bruciare e rilasciare sostanze tossiche e dannose per il nostro organismo. La grande stabilità dell’olio d’oliva alle alte temperature è garantita dal suo contenuto ricco di vitamina E, polifenoli e antiossidanti, sostanze che contrastano il degrado del prodotto e il rilascio dei radicali liberi negli alimenti.  Migliore è la qualità dell’olio extra vergine di oliva, maggiore è il contenuto di vitamina E, polifenoli e antiossidanti. Per renderci conto della qualità superiore dell’olio extravergine di oliva basti sapere che il suo punto di fumo è intorno ai 210° C, mentre quello dell’olio di semi di girasole è di soli 130° C. Questo vuol dire appunto che l’olio di semi si deteriora molto più facilmente rispetto all’olio extra vergine di oliva rilasciando, a un “punto di fumo” più basso, sostanze tossiche e dannose per il nostro organismo. A questo poi va anche aggiunto che l’olio di semi di girasole, o in generale l’olio di semi, viene raffinato attraverso processi chimici mentre l’olio extravergine di oliva è un prodotto naturale al 100% e, specie se spremuto a freddo, abbiamo la garanzia di usare un ingrediente di altissima qualità.

Ecco che quindi la nostra idea è più che confermata: l’olio extra vergine di oliva di elevata qualità è non solo un alimento delizioso e altamente digeribile a crudo, ma anche un ottimo elemento da usare in cucina per la frittura dei nostri cibi preferiti, che, proprio grazie al suo utilizzo, risulteranno ancora più gustosi e croccanti, oltre che leggeri.

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